Mah, non ho tanto da dire sui primi tre giorni di questo nuovo anno. In effetti li ho passati dormendo, girando per il centro in cerca di intriganti suonatori di Viola e rimandando i compiti. Sto ascoltando i Carmina Burana, mi da una di quelle cariche d'ottimismo che non avete idea!
Ora è partita Karma Police, é una congiura! Itunes mi vuole male.
Bene, la smetto di sragionare e di sparare lesahe, come direbbero le grandi menti che se ne stanno stravaccate sui banchi della mia classe, e parlo di cose serie. Vi narrerò una bella storiellina.
Erano circa le 15 e 30 del 26 dicembre 2007 quando la sottoscritta, seduta comodamente sul 90 express diretto alla Stazione Termini di Roma, fu scossa dai suoi rodimenti mentali che rimbalzavano tra via Nomentana e PortaPia da una telefonata cordiale e garbata di una sua collega. Quest'ultima dopo gli obbligatori convenevoli del momento fece alla povera e inconsapevole Cippe una ramanzina degna di essere provata davanti allo specchio accompagnata da smorfie e sputi.
La vittima non reagì subito, stette zitta e muta ovviamente pensando "qualcosa non quaglia", ma poi, finita la telefonata, cominciò a fissare con occhi di fuoco i cartelli stradali e le pubblicità che le scivolavano davanti tramortendo i paseggeri del 90 con i fumi mortali partoriti dai suoi stessi orecchi. Nonchè arrivata alla stazione vagò per mezz'ora per negozi e McDonalds in cerca di una mannaia. La vendetta è vicina. Z per Zendetta.